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Convento
della Fraternità Francescana di Betania
a Salvador de Bahia  

anno
cliente
dove
dimensioni
cosa
2023
privato
Salvador de Bahia, Brazil
5300 sqm
nuova costruzione
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Il progetto

L’opera è il risultato di un lungo percorso partecipato tra architetti e committenti, volto a dare forma a un organismo architettonico capace di incorporare il carisma francescano, fondato sulla preghiera e sull’accoglienza, rispondendo al tempo stesso alle esigenze imposte dal clima tropicale di Salvador. Planimetricamente, il complesso si organizza attorno a 5 chiostri verdi che permettono la circolazione del vento tra i 6 edifici che lo compongono: refettorio, chiesa, amministrazione, biblioteca, sacrestia e celle. Ampi sporti e brise-soleil in legno proteggono gli edifici dalla radiazione solare, mentre pareti permeabili e pannelli girevoli mantengono naturalmente ventilati gli ambienti interni. Materiali semplici, soluzioni costruttive low-tech e strategie passive di comfort reinterpretano logiche vernacolari, proiettandole nel presente con scelte consapevoli e durevoli.

1. Macro strategie climatiche

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La tipologia conventuale classica è caratterizzata da spazi introversi e chiostri chiusi.

Per permettere il passaggio del vento e l'inserimento della vegetazione, il complesso edilizio è stato frammentato e il numero di chiostri moltiplicato. L'elemento del chiostro è stato così reinterpretato in una sequenza di corti di diverse scale e funzioni, che connettono architettura, natura e comunità.

Il sistema di coperture garantisce protezione dal sole e dalla pioggia, conferendo allo stesso tempo unità architettonica ai diversi edifici del complesso.

Gli edifici

2. Gli edifici: strategie climatiche puntuali

2.1 Il refettorio

Il refettorio

La copertura del refettorio è sostenuta da sei pilastri in acciaio corten. È autonoma ed elevata rispetto al volume edificato, emergendo come un elemento leggero e protettivo.
L’involucro che racchiude l’area del refettorio è composto da brise-soleil e pannelli modulari che permettono il controllo della ventilazione naturale.

2.2 La chiesa

La Chiesa

Cuore del complesso conventuale, l’edificio è concepito come una trave reticolare tridimensionale che sostiene la copertura. Il rivestimento della chiesa è composto da elementi lignei permeabili al vento e inclinati per garantire la giusta privacy durante le celebrazioni. Davanti, una piazza coperta offre ombra ed estende lo spazio della navata liturgica.

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2.3 Gli alloggi

La struttura portante dell'edifcio è in cemento armato prefabbricato, avvolta da un esoscheletro in legno che sostiene il ballatoio che ha una duplice funzione, distributiva e climatica, poichè separa i corpi di fabbrica permettendo il passaggio dell'aria all'interno della corte. Le pareti più esposte al sole e alla pioggia sono rivestite con elementi frangisole in legno.
La muratura ha uno spessore maggiore per garantire l’inerzia termica.

Gli alloggi
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2.4 La biblioteca

Quattro pilastri in legno sostengono la biblioteca. Le pareti dell’edificio sono in policarbonato traslucido. La soluzione costruttiva sfrutta l’effetto camino per favorire il raffrescamento naturale.

La biblioteca
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2.5 L'amministrazione

L’edificio amministrativo presenta anch’esso una copertura sopraelevata e indipendente dall’involucro. Ospita le aule di formazione, la sala capitolare e un laboratorio. Tutti gli ambienti sono dotati di ventilazione trasversale.

L'Amministrazione
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2.6 La sacrestia e la segreteria

Una struttura mista in cemento e legno caratterizza la sacrestia e della segreteria. L’involucro è in muratura, così come in tutti gli edifici he accolgono funzioni più private. Elementi frangisole e ampi pannelli ad apertura totale favoriscono la ventilazione naturale degli ambienti.

La Sacrestia
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3. Il linguaggio architettonico

L’architettura che nasce da un’intelligenza collettiva e radicata — che definiamo resiliente — non rincorre l’innovazione come fine a sé stessa. Si nutre di saperi sedimentati, capaci di rispondere al clima, alle risorse e ai ritmi di una comunità. Non si tratta di imitare il vernacolare, ma di comprenderne la logica profonda e proiettarla nel presente, rigenerandola con nuove tecnologie e scelte consapevoli.

3.1 I committenti

L’architettura è plasmata dal dialogo con frati e suore, rispondendo sia alle esigenze funzionali sia ai significati simbolici di un convento: accogliere, proteggere e creare spazi per la vita spirituale e comunitaria.

3.2 Archetipi

Il linguaggio architettonico del progetto evoca edifici come la maloca — edificio comunitario tradizionale delle culture amazzoniche — e la casa de taipa — abitazione indigena di costruzione semplice —, entrambi riferimenti simbolici di rifugio privato e vita collettiva. Il gesto non è necessariamente letterale, ma traduce l’idea di uno spazio primitivo di protezione, incontro e appartenenza.

3.3 Low-tech

La costruzione valorizza la componente artigianale e l’uso consapevole dei materiali, incorporando soluzioni a bassa componente tecnologica che dialogano con il clima, il contesto e i saperi locali.

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