AIDi
Accoglienza In Dispensa
anno
cliente
dove
dimensioni
cosa
2023
privato
Terlizzi (BA), Italia
220 sqm
nuova costruzione
Situato nel comune di Terlizzi, in Puglia, e adiacente al convento casa madre della Fraternità francescana di Betania, l'edificio AIDi (acronimo di "Accoglienza In Dispensa") si apre verso la città diventando un elemento di unione e mediazione tra la vita del convento e la strada cittadina.
Ospita un magazzino per lo stoccaggio dei pacchi alimentari, una cella frigorifera, un punto di distribuzione, un ufficio per l’accoglienza e l’ascolto, servizi igienici e drive-through per la distribuzione dei pacchi alimentari.
L'edificio si colloca sul muro di cinta del lotto del convento, divenendone parte integrante e svolgendo una funzione di filtro tra la vita del convento e la strada cittadina.
Il progetto è partito dall'idea di “casa come luogo di ospitalità”, giocando con la sua immagine archetipica di un edificio simmetrico con tetto a due falde. Ruotando la linea di colmo, e modificando la posizione delle travi principali e secondarie, la casa tradizionale si trasfigura in un edificio dinamico, pur mantenendo l'asse di simmetria e una semplicità costruttiva, utile a ridurre costi e tempi di costruzione.
La struttura principale è in legno lamellare, mentre le tamponature sono a telaio con interposto isolamento. Il tetto è ventilato, con rivestimento in lamiera di alluminio.
Volumetricamente l'edificio si presenta compatto a nord e a ovest, con facciate metalliche in continuità con la copertura. A est e a sud le due facciate dell'edificio sono arretrate rispetto alla linea del tetto svelando la struttura in legno lamellare e gli elementi brise-soleil in legno che svolgono la duplice funzione climatica e di privacy rispetto alla strada e al resto della città. Con questa operazione si genera uno spazio porticato antistante la zona dedicata all’accoglienza e alla distribuzione dei pacchi, che garantisce riparo dalla pioggia e dal sole. Il sistema distributivo è a senso unico. Si accede all’area da un cancello posizionato lungo la strada comunale a sud est, si transita sotto il porticato dove avviene la distribuzione dei pacchi alimentari e l’accoglienza, e si esce da un altro cancello posizionato a nord est.
L'area verde circostante l'edificio, così come la viabilità e i parcheggi, sono progettati per garantire la massima permeabilità del suolo, grazie all'utilizzo di elementi autobloccanti verdi, limitando il surriscaldamento nelle ore più calde della giornata. Energeticamente l'edificio sfrutta i pannelli fotovoltaici già in funzione nell'adiacente convento.
“Come architetti, abbiamo una profonda responsabilità. Ogni edificio stabilisce una relazione tra uomo e ambiente, può unificare o separare. Ogni architettura, indipendentemente dalle sue dimensioni, è un segno permanente nel contesto e può contribuire a cambiarlo in modo migliore. La sfida per noi è cercare sempre di fare di più con meno!”. Così Cesare Querci, cofondatore dello studio, racconta l’approccio progettuale di Mixtura.